lunedì 20 maggio 2013


Maggio, il Mese di Maria, il Mese del Totus Tuus

Parrocchia di Wadowice
Potrebbe sembrare anacronistico, forse inutile, ma ,pur in ritardo, desideriamo “ festeggiare” il “ nostro” beato, il nostro amico, colui che continua a segnare le nostre vite. Noi ne siamo certi: Giovanni Paolo II vive, anzi, di più, vive la pienezza della Vita come lui stesso scriveva nelle sue poesie, quando, ancora giovane, “ spasimava” per quell’Ultimo Incontro che gli avrebbe permesso di vedere Dio faccia a faccia. E così far memoria della nascita del Papa non può essere certo un atto fuori dalla storia, obsoleto…oggi ancora di più assume invece un valore profondo, in un certo senso, autenticamente più vero. Ed è bello constatare come tale anniversario  coincida proprio con il Mese di Maggio, il Mese di Maria. Quest’anno, poi, il calendario liturgico ha voluto che il 18 Maggio la Chiesa celebrasse la  Veglia per la Discesa dello Spirito Santo in mezzo a Noi!!! E’ meraviglioso.
La vita di Giovanni Paolo II, del resto ( lo abbiamo ripetuto spesso) è stata tutta segnata dalla Presenza di Maria e dal quella dello Spirito Santo. La sua parrocchia, quella in cui fu battezzato, quella in cui pregava prima di recarsi a scuola, era è dedicata alla Madre di Dio davanti alla cui effigie egli si inginocchiava fin da piccolo. A Lei, alla Madre, egli si consacrò totalmente e questo suo atto di fiducia immenso, indescrivibile, unico lo ha accompagnato per l’intera esistenza: la sua forza, il suo coraggio, la sua tenacia, il suo “ non aver paura” erano ancorati a quelle preghiere mattutine di un piccolo scolaro di Wadowice.
Abbiamo già ricordato quanto il padre abbia influito sul giovane Karol al quale insegnò il valore della preghiera, in particolare quella rivolta allo Spirito. Esito, testimonianza di una simile educazione erano quei momenti così straordinari in cui il Papa, ma ancor prima il giovane lavoratore, poi studente, quindi sacerdote, sembrava estraniarsi dalla realtà che lo circondava per immergersi in Dio, completamente in Lui. Chi lo ha conosciuto, chi gli è stato accanto ha potuto verificare tutto questo personalmente; non è un aneddoto, un fioretto, ma realtà. La sua carissima amica Wanda Poltawska ricorda che, al momento della Consacrazione egli “ teneva Dio tra le mani: sembrava lontano, come se fosse assente, con un volto diverso, con un’espressione diversa”. E, ancora la dott.ssa Poltwaska confida nel suo “ Diario” ciò che per molti appariva un mistero:La gente non lo sa, non può scorgere questa incredibile compattezze ricolma di Dio. Chiediamoci: da che cosa poteva derivare una simile compattezza? Non è facile rispondere, ma vogliamo pensare che la risposta risieda in qualche modo in quel vento che, inatteso, soffiò il giorno dei funerali del Papa, a conferma di un Mistero che aveva abbracciato l’intera esistenza di Giovanni Paolo II, un’esistenza totalmente “ in Dio” proprio perché illuminata totalmente,profondamente e carnalmente dallo Spirito d’Amore ( lo “ Spirito Infuso “ dei grandi Mistici) . Come scrive sempre la dott.sa Poltawska,  lo Spirito permette il contatto più profondo  perché Dio vuole darsi
Solo così poi possiamo forse comprendere il senso di quanto avvenuto in quel pomeriggio del 13 Maggio  1981( sempre Maggio!!!) quando la presenza di Maria si è rivelata in tutta la sua forza e sua potenza non solo salvando la vita del Papa, ma indicando la strada per noi cristiani: la Croce accettata e accolta per Cristo, Suo Figlio. Questa la testimonianza eccezionale resa dal Papa ferito e sanguinante in un pomeriggio del mese mariano…