13 Maggio
Santuario Madonna di Fatima, Zakopane [ Viaggio Polonia amicibrescianiGPII] |
Qualcuno potrebbe
domandarsi che senso abbia ricordare un episodio accaduto trentuno anni fa. Eppure
questo episodio rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia, ma,
nello stesso tempo più luminosi per l’intera Chiesa ed umanità. Desideriamo proporre
l’editoriale pubblicato da Avvenire il 14 Maggio 1981 per permettere di
comprendere meglio il clima di quel periodo e il significato di un atto impensabili e incredibile.
Una
precisazione: l’attentato non fu “ uno scherzo” e neppure una “passeggiata”;
come ricorda il Card. Dziwisz, “ l’organismo
del Santo Padre aveva perso molto sangue. La pressione sanguigna calava in modo
drammatico,il battito cardiaco si sentiva appena” al punto che lo stesso
prelato fu invitato ad amministrare l’Unzione degli Infermi. Inoltre, sempre
come ricorda il segretario del Papa, successivamente “ l’organismo fu attaccato da un pericoloso virus” che provocò un’altra
malattia molto debilitante.
Quella piazza come un calice
E’ difficile scrivere sotto la pressione di simili
eventi. I pensieri più contrastanti si affollano alla nostra mente come a
quella, crediamo, di tutti. E con essi le paure, le speranza, i terribili
perché. La vita del Papa non sembra in pericolo: ringraziamo il Signore. Ma
come fare a comprendere ciò che è accaduto ieri in Piazza S. Pietro mentre
tutti siamo tormentati dal senso dell’incredibile, dalla tentazione dello
sdegno, dalla spinta della pietà? Un Papa – per chi crede, il dolce Cristo in
terra – fatto bersaglio di un’arma omicida, colpito da una furia senza
spiegazioni.
Capire ciò che è accaduto. I primi dubbi drammatici
che ci assalgono sono, inevitabilmente, di collegamento tra l’assurdità del
gesto di attentare alla vita del Papa e la instancabile predicazione di
Giovanni Paolo II a favore della vita, della pace, dell’uomo. Potrebbero
esserci motivazioni del tutto diverse, considerata la figura del feritore, ma
come non pensare alla campagna di stampa e di opinione, alla carica di
disprezzo e di odio – si leggano certi giornali di questi giorni, certe
vignette proprio di ieri mattina – e
all’effetto che, alla lunga, in un memento inevitabilmente carico di
passionalità come quello che stiamo vivendo, questa campagna può avere nella
mente di un esaltato?
E’ parso davvero, in certi momenti, che fosse il
Papa il nemico da abbattere solo perché aveva il coraggio di parlare con tutta
la forza della sua autorità morale e, perché no?, del suo fascino personale.
Santuario Madonna di Fatima, Zakopane [ Viaggio Polonia amicibrescianiGPII] |
Non il male
contro il quale egli chiede di impegnarsi, non la cultura di morte che
egli cerca di vincere, non la caduta tanto forte, in una parte dell’opinione
pubblica, del senso stesso della vita….Qualunque possa essere il motivo che ha
indotto l’attentatore ad alzare la mano omicida contro un Papa come Giovanni
Paolo II, non è possibile escludere che quei proiettili avessero come obiettivo
preciso la predicazione del Pontefice, tutta basata sul significato, sul
valore, sulla centralità dell’’uomo..
Due segni che si oppongono e che si scontrano si
sono mostrati ieri pomeriggio in piazza S. Pietro: la figura del Pastore che
allarga e protende le braccia come per stringere, nei fedeli della grande
piazza, il mondo intero; e l’ombra di quella mano – quasi un’espressione del
Maligno – che si alza per colpire, per uccidere. Il segno della contraddizione
si è fatto evidente in piazza S. Pietro. Il segno della follia, il segno
dell’odio. Ma anche e soprattutto il segno dell’amore: la folla dei fedeli ha
reagito con il pianto, con la preghiera, con la speranza, e il mondo intero è
rimasto per ore come sospeso in un’attesa piena di ansie.
Santuario Madonna di Czestochowa [ La fascia insanguinata] |
Adesso Giovanni Paolo II sembra pagare di persona,
nelle sue stesse carni, con il suo stesso sangue, un’azione instancabile e
ininterrotta a favore di un’umanità ancora sostanzialmente incapace di
comprenderlo.
[ Pier Giorgio Liverani]
Non riteniamo
necessario commentare; solo ringraziamo Dio per aver donato alla Chiesa un
Papa, un Pastore che, versando il suo sangue, ha testimoniato la potenza
dell’amore, la forza della fede, la radicalità di un Bene che oltrepassa l’odio.
La fascia
insanguinata “offerta” alla Madonna di Czestochowa e il bossolo della pistola
quasi letale incastonato nella corona della Madonna di Fatima, costituiscono il
segno tangibile del totale affidamento a Maria da parte di un Papa la cui
esistenza è stata plasmata dalla potente
e meravigliosa Presenza Materna.
Desideriamo
concludere con le parole del Beato Giovanni Paolo II che, commentando quando
accaduto in Piazza S. Pietro, così si esprime: “ Tutto ciò è stata una
testimonianza della grazia divina