mercoledì 9 maggio 2012


Un Papa completamente unito a Cristo per mezzo della Madre

E’ iniziato Maggio, il Mese di Maria
E’ noto che il beato Giovanni Paolo II sia il Papa del “ Totus Tuus”, il Papa che ha vissuto ogni istante della sua vita sempre abbracciato a Maria, sempre proteso verso Colei a cui ha affidato tutto se stesso. Il Papa “ mariano” per eccellenza!!
Santuario di Kalwaria,
viaggio Polonia amicibresciani GPII
E’ necessario chiarire subito un punto: nella devozione del Papa non vi era nulla di sentimentale ed emotivo, né tanto meno una sorta di compensazione affettiva. E’ vero, a nove anni perse la madre e il padre lo condusse presso il Santuario di Kalwaria, ma questo gesto del padre scaturiva dalla profonda fede di un uomo che, nella sua semplicità, comprendeva quale fosse il ruolo di Maria nella vita dell’uomo e della Chiesa. Ed è vero pure che Giovanni Paolo II ha intessuto con la Madre di Cristo un dialogo speciale, in un certo senso “intimo” , unico.
Per comprendere la devozione mariana del Beato Giovanni Paolo II è necessario considerare quale posto occupa Maria nella storia e, più in generale, nella vita della Polonia. Sempre i Polacchi hanno  saputo che, soprattutto nei momenti più tragici e dolorosi, vi è una Madre che non li abbandona mai, una Madre che li difende e li protegge. E loro, mai hanno cessato di rivolgersi a Lei, offrendo la loro stessa vita, le loro sofferenze, le loro angosce certi che Maria avrebbe “ consegnato” tutto nella mani del Figlio.
I Santuari sono il cuore pulsante della Polonia, soprattutto Jasna Gora, “ Santuario della nazione” , come amava dire il Grande Papa, un luogo percepito sempre quale “ baluardo della fede,dello spirito, della cultura, di tutto ciò che decide dell’identità nazionale”( da “ Alziamo, Andiamo). E che questo sia vero è dimostrato da alcuni fatti molto eloquenti. Durante l’occupazione tedesca un gruppo di giovani, tra cui Karol Wojtyla, non interruppe la tradizione del pellegrinaggi alla Madonna di Czestochowa, mentre Jasna Gora era circondata dall’esercito hitleriano: più che mai era urgente rivolgersi alla Madre, mentre nulla e nessuno avrebbe potuto impedire l’incontro con Colei che li avrebbe potuti salvare.  
Madonna di Czestochowa,
pellegrinaggio amicibrescianiGPII
Alla Madonna il popolo polacco si è rivolto anche quando un regime negava che la sua immagine venisse portata in processione, praticamente “ arrestandola”. Ma Lei, la Madre,era presente, lo era attraverso la cornice vuota cha ha attraversato le strade della Polonia sfidando il potere e quanti la rifiutavano. Testimonianza di tutto questo sono alcune coraggiose omelie pronunciate dal Vescovo Wojtyla, nel corso del Pellegrinaggio della Madonna di Czestochowa :” Ci troviamo di fronte alla cornice vuota, non mi è stato possibile portarvi il quadro, malgrado i miei sforzi per ottenerlo…..”( 4 Novembre 1967); “ Veniamo oggi a salutare la Madonna di Jasna Gora nella sua immagine, che ai nostri occhi non è stato permesso di vedere..Ma nonostante non ci sia possibile vedere la Madonna, la vediamo ugualmente con i nostri occhi di fedeli” ( 31 Ottobre 1968). Questa era lo spirito di un popolo totalmente e autenticamente mariano, ricco di una devozione che toccava la “ carne”, la vita, la concretezza dell’umano e della storia e, soprattutto,  decideva della profondità e verità della fede.
La devozione mariana di Giovanni Paolo II è sempre stata radicata e nutrita in tale ricchezza di amore, di fede, di preghiera, di affidamento. Egli,  da Cardinale e da Papa, non ha mai disgiunto la sua fede in Dio, la devozione alla Madonna convinto che “ Maria è l’unica che ci sappia introdurre nella dimensione divina ed umana del mistero della Redenzione” e che “ nessuno come Lei è stato introdotto da in essa da Dio stesso” ( Lettera enciclica “Redemptor hominis”).

Ritorneremo, in questo mese, sulla devozione mariana del beato Giovanni Paolo II, convinti che, “ se ogni pontificato può essere considerato mariano, in Giovanni paolo II c’è una caratteristica, una tonalità, una sensibilità tutta particolare” ( Card. Comastri, “ Tutto Tuo”) e, di conseguenza una profondità teologica attraverso la quale il culto mariano ha assunto dimensioni veramente alte e mature, pilastro per la Chiesa di oggi e di domani.
Desideriamo però concludere con tre testimonianze illuminanti ed eloquenti. La prima di Mario Agnes, direttore emerito dell’Osservatore Romano, le altre dello stesso Giovanni Paolo II. Si commentano da sole.

“ Il colloqui con la Madre nel Santuario di Czestochowa”
La cappella, dov’è la Madonna di Czestochowa, è piccolina. Qui, accanto all’inginocchiatoi del Papa, ad un certo momento, spingi di qua, spingi di là, mi capita di trovare spazio e in ginocchio mi accorsi che stavo per toccare il Santo Padre. Pregava. A un certo momento pregava quasi ad alta voce. Io non so che cosa si son detti, ma era un colloqui eccezionale. Non finiva. Quell’incontro con la Mamma capovolse tutto l’orario della visita. Ed io, di quel viaggio, mi son portato via quel colloquio, senza aver capito una parola, forse avendole capite tutte

Quanti problemi avrei dovuto, o Madre, presentarti in questo incontro, elencandoli ad uno ad uno. Li affido tutti a te, perché tu li conosci meglio di noi e di tutti ti prendi cura.” [Czestochowa 4 giugno 1979, 1° Pellegrinaggio in Polonia]

Madre Santissima, Nostra Signora di Kalwaria,
ottieni anche a me le forze del corpo e dello spirito,
affinché possa compiere fino alla fine la missione assegnatami dal Risorto.
A Te rimetto tutti i frutti della mia vita e del mio ministero;
a Te affido le sorti della Chiesa;
a Te consegno la mia nazione;
in Te confido e a Te ancora una volta dichiaro:
Totus Tuus, Maria
!
Totus Tuus
. Amen. [ Santuario Kalwaria,19 Agosto 2002, ultimo Pellegrinaggio in Polonia]