domenica 26 agosto 2012


Czestochowa 2

Il Santuario di Jasna Gora: il cuore pulsante di un popolo

Che cosa significa per un Polacco il Santuario di Jasna Gora? Che valore ha?
Jasna Gora, Pellegrinaggio amicibrescianiGPII
Innanzitutto è bene precisare che, a differenza di altri Santuari, quello di Czestochowa  non è sorto a seguito di un’apparizione mariana. In realtà il Santuario sorge laddove, già a partire dal XIV secolo, era stato edificato il Monastero dei Paolini a cui venne affidata l’Icona della Madonna, per altro risultato di un restauro fallito.
Nonostante i pericolosi attacchi subiti da parte di popoli aggressori, il Monastero respinse sempre gli invasori: per i Polacchi ciò è sempre stato il segno evidente della protezione di Maria, della Sua Presenza al fianco e in difesa di un popolo. Per capire meglio, affidiamoci alle parole del Beato Giovanni Paolo II 
L’allora Card. Wojtyla, così disse il 26 Agosto1977:” Maria attendeva nel suo quadro il momento della prova tremenda, per far vedere che veramente era destinata alla difesa del nostro popolo. Quando né il re né il comandante in campo sono stati in grado di difendere la Nazione, lo fece Lei attraverso gli uomini che avevano il suo spirito e che le sono stati dati come collaboratori…Questo quadro ci ha unito quando volevano cancellare dalla carta dell’Europa il nome della Polonia”… Nel libro, “Alzatevi, andiamo” molti anni dopo, scriverà: “ Per i Polacchi, Czestochowa è un luogo particolare. In un certo senso, si identifica con la Polonia e con la storia delle lotte per l’indipendenza nazionale…Tutti sapevano che la sorgente della luce di speranza era la presenza di Maria nella sua miracolosa effigie. Così fu, forse per la prima volta, durante l’invasione degli svedesi…In tale circostanza il santuario divenne una fortezza che l’invasione non riuscì a conquistare. La nazione lesse allora quell’evento come una promessa di vittoria. E la fiducia nella protezione di Maria diede ai polacchi la forza per sconfiggere l’invasione. Da allora il santuario di Jasna Gora è diventato, in un certo senso, il baluardo della fede, dello spirito, della cultura, insomma di tutto ciò che decide dell’identità nazionale”[Alzatevi, andiamo, pag. 43] Non a caso, i Polacchi, in tutti i momenti bui della loro storia, anche recente, si sono riuniti a Jasna Gora, certi di non essere soli e di poter confidare nella Madre, la “ Regina della Polonia”, come loro amano chiamare la Madonna.
Anche quando i Tedeschi invasori circondarono con il loro esercito il Santuario, una delegazione di giovani universitari, tra cui Karol Wojtyla,  non rinunciò all’annuale pellegrinaggio e si  recò segretamente a Czestochowa in quell’ora tragica della loro Nazione.
Jasna Gora, altare da cui ha celebrato
 il beato Giovanni Paolo II
Durante il regime comunista, il popolo pregò “ con ancora più fervore” davanti alla cornice vuota, dopo che le autorità nel Novembre 1966 avevano sequestrato l’effige della Madonna che, per iniziativa dell’Episcopato, doveva essere portata in pellegrinaggio nelle Parrocchie del Paese.
Il Popolo Polacco non ha mai cessato di rivolgere il suo sguardo a Maria, di confidare in Lei, nel Suo Amore di Madre. E’ stato così in passato e lo è in questo giorno perché, come disse il Papa, “Bisogna prestare l’orecchio a questo luogo santo per sentire come batte il cuore della Nazione nel cuore della Madre. Questo cuore, infatti, pulsa come sappiamo, con tutti gli appuntamenti della storia, con tutte le vicende della vita nazionale: quante volte, infatti, esso ha vibrato con i lamenti delle sofferenze storiche della Polonia, ma anche con le grida di gioia e di vittoria! Si può scrivere la storia della Polonia in diversi modi: specialmente quella degli ultimi secoli, si può interpretarla in chiave diversa. Tuttavia se vogliamo sapere come interpreta questa storia il cuore dei Polacchi, bisogna venire qui, bisogna porgere l’orecchio a questo Santuario, bisogna percepire l’eco della vita dell’intera nazione nel cuore della sua Madre e Regina! E se questo cuore batte con tono di inquietudine, se risuonano in esso la sollecitudine e il grido per la conversione e per il rafforzamento delle coscienze, bisogna accogliere questo invito. Esso nasce dall’amore materno, che a suo modo forma i processi storici sulla terra polacca.”[ Czestochowa - Jasna Gora, 4 giugno 1979]