“ Gesù confido in Te”
“Desidero che questa immagine
venga esposta al pubblico la prima domenica dopo Pasqua. Tale Domenica è
la festa della Divina Misericordia...quelli che proclameranno la Mia grande
Misericordia, Io stesso li difenderò nell’ora della morte, come Mia gloria..Con
le anime che ricorreranno alla mia Misericordia e con le anime che esalteranno
e faranno conoscere ad altre la Mia grande Misericordia nell’ora della loro
morte, mi comporterò secondo la Mia Misericordia Infinita”[S. Faustina
Kowalska Diario]
E’ risaputo che il beato Giovanni
Paolo II ha abbracciato il Padre già nel tempo in cui la Chiesa celebrava la
Divina Misericordia. E, proprio nella Domenica della Divina Misericordia, il
Grande Papa è stato beatificato. Non si tratta, ovviamente, di una coincidenza
casuale. Tutta la vita di Giovanni Paolo II è stata segnata dall’Amore di Dio
misericordioso, a partire da quella quotidiana preghiera che egli, giovane
operai, rivolgeva a Dio prima di recarsi al lavoro, quando si fermava presso la
tomba di S. Faustina, che lui stesso ha voluto, con audace tenacia,
canonizzare, dopo che, per molti anni, lo stesso Vaticano aveva ostacolato la
diffusione del suo Diario.
Giovanni Paolo II, non
dimentichiamo, affidò alla Divina Misericordia il mondo intero, in occasione
della Consacrazione del Santuario alla eretto a Cracovia: nel corso del suo
ultimi viaggio, nel 2002, ricurvo, stanco, con fatica immane volle compiere il
gesto per rendere testimonianza, davanti ad un mondo smarrito, secolarizzato, distratto
e ostile a Dio, dell’unica verità capace di salvare l’uomo.
“ La Misericordia di Dio è il più grande attributo di Dio. Tutte le opere
delle mie mani sono coronate dalla Misericordia”, così rivelò Gesù a Santa
Faustina che non cessava mai di ripetere il suo totale affidamento: “Confido contro ogni speranza nell’oceano
della Tua Misericordia”.
Il Papa, come scriveva nel documento “ Dives in
Misericordia”,la prima vera enciclica sulla Carità, era consapevole che “ l’uomo e il mondo contemporaneo hanno tanto
bisogno della misericordia, e ne hanno bisogno, anche se sovente non lo sanno”;
nella parte finale, conscio della perplessità di qualcuno, forse anche a lui
vicino, dichiara “ Se qualche contemporaneo non condivide la fede e la speranza
che mi inducono a implorare in questa ora della storia la misericordia di Dio
per l’umanità, cerchi almeno di comprendere il motivo di questa premura:
l’amore verso l’uomo, verso tutto ciò che è umano e che è minacciato da un
pericolo immane” (1980!!).
Che cosa significa credere
nella Misericordia? Ce lo ricorda sempre
il Papa nell’Enciclica citata: significa affidarsi ad un Amore che supera i
nostri limiti, il nostro peccato, il male che, in tutte le epoche, sembra
dominare e annichilire l’umanità; significa anche credere in Colui che “sta alla porta e bussa al cuore di ogni
uomo, senza coartarne la libertà, ma cercando di trarre da questa libertà, l’amore”,
un amore che ci apre agli altri e che si manifesta come la “ fonte più profonda
della giustizia”. Allora, ecco che il mondo può diventare più umano, laddove i
rapporti non siano più fondati sull’egoismo e sulla sopraffazione,ma sulla riconciliazione e sul perdono, l’amore reso
perfetto. Di fronte al male e alla
sofferenza, non più domina la paura, il rancore, la disperazione, ma la fiducia
e la speranza di chi sa che c’è un Dio che non lo abbandonerà mai. Santa
Faustina si chiedeva “ come si possa non
aver fiducia in Colui che può tutto” e così si esprimeva, lei donna non certo dotta teologa: “ Con Lui tutto, senza di Lui nulla”
In fondo, come Giovanni
Paolo II disse un giorno, la semplice frase “ Gesù confido in Te”, racchiude l’essenza
della nostra fede, della nostra gioia, della nostra carità ed esprime la più
ragionevole e liberante verità sull’uomo e per l’uomo!!!
“ L’amore non si lascia incatenare, è libero come una regina; l’amore
giunge fino a Dio “
( Diario di S. Faustina)