domenica 15 aprile 2012


“ Gesù confido in Te”

Desidero che questa immagine  venga esposta al pubblico la prima domenica dopo Pasqua. Tale Domenica è la festa della Divina Misericordia...quelli che proclameranno la Mia grande Misericordia, Io stesso li difenderò nell’ora della morte, come Mia gloria..Con le anime che ricorreranno alla mia Misericordia e con le anime che esalteranno e faranno conoscere ad altre la Mia grande Misericordia nell’ora della loro morte, mi comporterò secondo la Mia Misericordia Infinita”[S. Faustina Kowalska Diario]

E’ risaputo che il beato Giovanni Paolo II ha abbracciato il Padre già nel tempo in cui la Chiesa celebrava la Divina Misericordia. E, proprio nella Domenica della Divina Misericordia, il Grande Papa è stato beatificato. Non si tratta, ovviamente, di una coincidenza casuale. Tutta la vita di Giovanni Paolo II è stata segnata dall’Amore di Dio misericordioso, a partire da quella quotidiana preghiera che egli, giovane operai, rivolgeva a Dio prima di recarsi al lavoro, quando si fermava presso la tomba di S. Faustina, che lui stesso ha voluto, con audace tenacia, canonizzare, dopo che, per molti anni, lo stesso Vaticano aveva ostacolato la diffusione del suo Diario.
Giovanni Paolo II, non dimentichiamo, affidò alla Divina Misericordia il mondo intero, in occasione della Consacrazione del Santuario alla eretto a Cracovia: nel corso del suo ultimi viaggio, nel 2002, ricurvo, stanco, con fatica immane volle compiere il gesto per rendere testimonianza, davanti ad un mondo smarrito, secolarizzato, distratto e ostile a Dio, dell’unica verità capace di salvare l’uomo.
La Misericordia di Dio è il più grande attributo di Dio. Tutte le opere delle mie mani sono coronate dalla Misericordia”, così rivelò Gesù a Santa Faustina che non cessava mai di ripetere il suo totale affidamento: “Confido contro ogni speranza nell’oceano della Tua Misericordia”.
Il Papa, come  scriveva nel documento “ Dives in Misericordia”,la prima vera enciclica sulla Carità, era consapevole che “ l’uomo e il mondo contemporaneo hanno tanto bisogno della misericordia, e ne hanno bisogno, anche se sovente non lo sanno”; nella parte finale, conscio della perplessità di qualcuno, forse anche a lui vicino, dichiara “ Se qualche contemporaneo non condivide la fede e la speranza che mi inducono a implorare in questa ora della storia la misericordia di Dio per l’umanità, cerchi almeno di comprendere il motivo di questa premura: l’amore verso l’uomo, verso tutto ciò che è umano e che è minacciato da un pericolo immane” (1980!!).  

Che cosa significa credere nella Misericordia?  Ce lo ricorda sempre il Papa nell’Enciclica citata: significa affidarsi ad un Amore che supera i nostri limiti, il nostro peccato, il male che, in tutte le epoche, sembra dominare e annichilire l’umanità; significa anche credere in Colui che “sta alla porta e bussa al cuore di ogni uomo, senza coartarne la libertà, ma cercando di trarre da questa libertà, l’amore”, un amore che ci apre agli altri e che si manifesta come la “ fonte più profonda della giustizia”. Allora, ecco che il mondo può diventare più umano, laddove i rapporti non siano più fondati sull’egoismo e sulla sopraffazione,ma sulla  riconciliazione e sul perdono, l’amore reso perfetto.  Di fronte al male e alla sofferenza, non più domina la paura, il rancore, la disperazione, ma la fiducia e la speranza di chi sa che c’è un Dio che non lo abbandonerà mai. Santa Faustina si chiedeva “ come si possa non aver fiducia in Colui che può tutto” e così si esprimeva, lei donna non  certo dotta teologa: “ Con Lui tutto, senza di Lui nulla

In fondo, come Giovanni Paolo II disse un giorno, la semplice frase “ Gesù confido in Te”, racchiude l’essenza della nostra fede, della nostra gioia, della nostra carità ed esprime la più ragionevole e liberante verità sull’uomo e per l’uomo!!!

L’amore non si lascia incatenare, è libero come una regina; l’amore giunge fino a Dio
( Diario di S. Faustina)