sabato 7 aprile 2012


Santa Pasqua

Santuario S. Alberto [ Viaggio in Polonia, amicibresciani GPII
Per rivolgere gli auguri di Buona Pasqua ai nostri “due” lettori, desideriamo condividere alcuni  versi tratti da “ Fratello del Nostro Dio”, dramma scritto da Karol Wojtyla tra il 1945 e il 1950. Protagonista dell’opera teatrale è Adam Chmielowski, Frate Alberto,  canonizzato da Giovanni Paolo II.
Adam Chmielowski era un affermato pittore, stimato anche oltre i confini polacchi. Ma l’arte, ad un certo punto, gli apparve in tutta la sua inadeguatezza; egli cercava qualcosa di più vero ed autentico, cercava quella bellezza che l’arte stessa, per quanto eccelsa, non poteva realizzare se non con tinte molto sfumate. Da qui la decisione di spogliarsi di se stesso, dei suoi abiti signorili, del suo talento di artista per vestire invece il saio e condividere, in tutto, il destino dei poveri nei quali scorgeva il Volto di Dio.
In un passo del Dramma, troviamo Adam che alza lo sguardo fermandolo su un dipinto che non era mai riuscito a terminare: l’inquietudine, così profonda e dilaniante,aveva sempre provocato in lui reazioni distruttive nei confronti della sua stessa opera d’arte, a cui, per altro, tanto teneva. Nel passo in questione, invece, il protagonista, contempla il dipinto,  così si esprime:

Sei tuttavia terribilmente diverso da Colui che sei
Ti sei affaticato molto per ognuno di loro.
Ti sei stancato mortalmente.
Ti hanno distrutto totalmente
Ciò si chiama Carità

Eppure sei rimasto bello.
Il più bello dei figli dell’uomo.
Una bellezza simile non si è mai più ripetuta.
O, come difficile è questa bellezza, come difficile.
Tale bellezza si chiama Carità [ Opera omnia, Bompiani,pag.689]

E Adam, divenuto Alberto,dirà: “ Io parlo della Croce, della nostra comune croce che trasforma la caduta dell’uomo in bene e la schiavitù in libertà” .
La Redenzione, come ricordava spesso Giovanni Paolo II, fa’ sì che l’uomo sia “ in qualche modo nuovamente creato” e che Cristo si unisca con ognuno di noi, per sempre.  ( Redemptor hominis). L’uomo che accetta l’Amore resosi carne nel Mistero della Croce e Risurrezione, può dire, insieme a Frate Albero: “ Tuttavia sono certo di aver scelto una libertà più grande
Buona Pasqua