sabato 28 aprile 2012


Il Papa del “ Nuovo Umanesimo Cristiano”

Nel 1983 Andrè Frossard, autorevole filosofo convertitosi al cattolicesimo, pubblica un libro che raccoglie i contenuti di un dialogo che ebbe con il Papa Giovanni Paolo II. Per l’ampiezza e la profondità degli argomenti trattati, possiamo affermare che si tratta di un’opera di sorprendente attualità, oltre che profetica.
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Non è un caso che il secondo capitolo sia interamente dedicato alla fede; per Giovanni Paolo II, infatti, la sfida primaria e prioritaria, fin dai primi anni del suo pontificato, era ricondurre gli uomini a Dio. Di questo si era reso conto subito un filosofo che, solo dopo un lungo cammino, aveva abbandonato la strada dell’ateismo per convertirsi al cattolicesimo. Per inciso: è paradossale che, ad accorgersi dell’acume dottrinale e spirituale sia stato un francese educato alla scuola di Voltaire e dei Lumi. D’altra parte, perché meravigliarsi? Non è stato forse un vaticanista dubbioso e “ polemico”colui che , più e meglio di altri, ha colto l’essenza di un pontificato tutto teso a rendere ragione della fede, della speranza e della carità?
Ritorniamo al libro di Frossard.
Innanzitutto dobbiamo ricordare che Giovanni Paolo II, quando parlava della fede, ricorreva a “ parole pregate”, nel senso che per lui valeva l’antico principio secondo il quale “bisogna trasmettere agli altri i frutti dell’orazione” ( Contemplata aliis tradere), cioè “ prima di essere pronunciate, le parole devono essere pregate”. E proprio da questo atteggiamento scaturisce la saggezza di un Papa che parla dell’esistenza di Dio, del peccato, della morte, del Giudizio con la semplicità propria del testimone  e e con la sapienza del confessore della fede.
Un secondo aspetto particolarmente significativo è legato ad un episodio poco conosciuto. Il 1 Giugno 1980 Giovanni Paolo II ,al Parco dei Principi a Parigi, incontrò centinaia di  migliaia di giovani francesi tra l’incredulità di molti osservatori increduli di fronte a ciò che stava accadendo sotto i loro occhi: la Parigi illuminista e razionalista si fermava davanti al Papa che, inaspettatamente, veniva accolto con enorme entusiasmo dalla gioventù parigina. Altrettanto impressionante si rivelò la modalità dell’incontro: non un monologo, ma un dialogo tra i giovani che rivolgevano domande e un Papa che, a braccio, rispondeva. Si comprese che una nuova “ rivoluzione” stava iniziando, un rivoluzione pacifica che avrebbe sovvertito l’esito delle contestazioni parigini degli anni ’60-’70. Purtroppo, non molti cattolici nostrane se ne accorsero…Ebbene, rispondendo ad Andrè Frossard, Giovanni Paolo II ricorda la domanda rivoltagli da un giovane  francese che si era presentato“ ateo”: “ Santo Padre, in chi credete? Perché credete? Che vale il dono della nostra vita e com’è quel Dio che adorate?” Domande che lasciano senza parole per la loro profondità e acutezza.
il Papa non eluse queste questioni fondamentali, ma, cogliendo un messaggio in un certo senso positivo ( “ il giovane intende affermare che non è credente, più che negare l’esistenza di Dio”), dimostrò come la fede non sia un puro atto sentimentale ed emotivo, bensì coinvolga la ragione, necessita della ragione « perché la fede, appunto, non costringe l’intelligenza, non la assoggetta ad un “sistema di verità confezionate”». In realtà, la fede “è una risposta cosciente e libera e, come tale ,impegna tutt’intera la persona”.  E’ evidente come per Giovanni Paolo II sanare il conflitto tra ragione – fede costituisse la vera sfida per un’umanità minacciata da quelle ideologie e culture che, dichiarando già allora, “ la morte di Dio”, di fatto, come diceva il Papa, aprivano la strada alla “ morte dell’uomo”. Tutta la vita e tutto il pontificato di Karol Wojtyla – Giovanni Paolo II è stata la risposta ad una mentalità tesa ad annullare Dio e, quindi, ad annullare l’uomo; con la sua testimonianza, con la sua sapienza, con la sua vertiginosa spiritualità egli ha veramente ridato all’umanità una speranza nuova e alla storia un “ Nuovo Umanesimo Cristiano”!!!
Preparandoci all’anniversario della beatificazione, non possiamo non tenere conto di questo!!!