martedì 13 marzo 2012


Il Papa e la Storia

Il Beato Giovanni Paolo II ha compiuto ben cinque Pellegrinaggi in Messico, o forse  è meglio dire sei.
 Tutti, ovviamente, sono stati importanti, anzi, potremmo dire, ricorrendo ad un aggettivo oggi fin troppo abusato,ma in questo caso appropriato, “storici”.In un certo senso il primo e l’ultimo, però, sono stati “ speciali” e la loro memoria rimarrà indelebile per moltissimo tempo.
Wadowice,Viaggio in Polonia degli amicibrescianiGPII
26 Agosto 2010
Quando nel 1979 il Papa decise di recarsi in Messico, molti, anche tra i suoi collaboratori, manifestarono perplessità. Come  dar loro torto: non era certo ragionevole includere tra le mete dei primi viaggi papali  ( il primo per la precisione) un Paese istituzionalmente ateo e ostile alla Chiesa. Il suo pellegrinaggio non avrebbe avuto certo l’appoggio incondizionato dei membri del Governo,  tanto meno i media avrebbero dato una copertura significativa all’evento.  Allora non c’era internet e il Vaticano non aveva neppure una sua televsione…E  gli Angelus del Papa non andavano su twitter, anzi, neppure in TV. Né era scontata la partecipazione popolare: pur essendo il Messico un paese tradizionalmente cattolica,  vi era l’incertezza circa il peso del condizionamento politico sul popolo dei fedeli. Il Messico, è bene ricordare, allora aveva una Cosituzione atea secondo la quale i sacerdoti non potevano indossare in pubblico l’abito talare. Ma Giovanni  Paolo II non era certo un Papa che si faceva intimorire da simili difficoltà…Lui che in Polonia celebrava la Messa di Natale all’aperto sfidando il regime. La sua fiducia in Dio è sempre stata illimitata e questo lo portava, come si usa dire, a “lanciare il cuore oltre l’ostacolo”. Sappiamo tutti come andò il viaggio, ormai è Storia: una folla immensa, milioni e milioni di messicani hanno invaso le strade, le piazze, rendendo visibile la prima dimostrazione di un amore che neppure la morte  riuscirà a scalfire.
2002: ultimo viaggio da vivo. Non volle mancare alla Beatificazione di un giovane Indios.
Al termine della GMG di Toronto, invece di tornare a Roma, andò in Guatemala e poi, appunto, a Città del Messico. Durante la Celebrazione Eucaristica presso il Santuario di Guadalupe,  le telecamere, impietose, riprendevano l’immagine di uomo letteralmente “ piegato in due” che, a stento e con immensa fatica, pronunciava la formula prevista. Impressionante!!  E, come nel lontano 1979, una folla incontenibile abbracciava, forse con ancor maggior forza e intensità,  il “ suo” Papa, quel Papa che non aveva esitato a mettere in gioco la sua stessa vita, incurante della salute, della malattia ormai in fase avanzata.
Che dire poi dell’”ultimo” pellegrinaggio? Alcuni mesi fa, nuovamente milioni e milioni di persone hanno riempito le vie, le Chiese; i Messicani hanno così manifestato, come solo sanno fare loro, tutto il loro amore per quell’uomo del quale parlano ancora usando il presente. Donne, uomini, giovani, vecchi, bambini, professionisti e contadini,  nessuno ha voluto rinunciare: tutti hanno voluto pregare davanti alla sua reliquia, dimostrando una devozione, forse obsoleta per noi occidentali, ma vera, pura, profonda nella sua semplicità.  Le lacrime agli occhi erano la prova tangibile di un rapporto che niente e nessuno potrà mai indebolire.

Un discorso a parte merita la storica, questa sì, visita a Cuba.  Allora, scetticismo, obiezioni, distinguo  hanno accompagnato la preparazione del viaggio. Che cosa ci andava a fare il Papa nel Paese roccaforte del comunismo, nel Paese in cui Fidel Castro, nemico dell’occidente, era al potere? Per alcuni era persino impensabile l’incontro tra il  leader cubano e il Pontefice della Chiesa cattolica. Anche in questo caso, lo sguardo di Giovanni Paolo II non solo si è rivelato lungimirante, ma anche profetico, aperto allo Spirito il cui soffio molti non volevano riconoscere. E’ Storia quello che poi accadde….ancora una volta il Papa aveva aperto una strada, anzi, aveva spalancato porte, aveva costruito ponti che altri, poi, avrebbero continuato ad attraversare.